Roma, 29 set. (LaPresse) – Si parte oggi alle 11 con l’illustrazione degli emendamenti al ddl Boschi e sarà l’inizio di una lunga maratona parlamentare che dovrà chiudersi con il voto finale dell’aula del Senato il 13 ottobre. Due settimane, che si preannunciano fitte con tempi regolamentati sì, ma con l’emiciclo chiamato a lavorare anche in notturna, se ce ne sarà bisogno, e il sabato. Sul tavolo ancora oltre 70 milioni di emendamenti da discutere e votare. Il numero si è abbassato certo dagli 85 milioni che erano, ma la cifra resta ancora a sei zeri. Il leghista Roberto Calderoli, padre del proficuo algoritmo, ha deciso di ritirare le norme di modifica all’articolo 1 e 2, lo stesso ha fatto Sel che è scesa da oltre 60 mila a 1.100. Resta ora da vedere quanti di quelli mantenuti saranno giudicati ammissibili e ricevibili, e la decisione come noto spetterà al presidente di Palazzo Madama.
Trovato l’accordo con la minoranza del Pd, infatti, l’incognita si chiama Pietro Grasso che deciderà a questo punto, e sarà una decisione ‘inappellabile’, se modificare o meno l’articolo 2 della Riforma costituzionale. Per capire quale clima si respirerà nell’aula del Senato bisognerà aspettare quindi mercoledì quando di apriranno i lavori con il voto degli emendamenti. Oggi invece alle 11 saranno illustrate le norme di modifica con 10 ore a disposizione, terminate quelle si chiuderà la seduta anche se non sarà terminata la discussione.
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