Roma, 20 set. (LaPresse) – “Gli straordinari sono un tema vero, ma non vorrei diventassero un pretesto per bloccare la riforma dei beni culturali. In realtà una parte di arretrati sono già stati pagati e il resto mi impegno a farlo il prima possibile”. Così il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, in un’intervista a La Stampa. “Quanto dovuto a tutti i lavoratori sarà presto liquidato per intero, ma non saranno accettate resistenze al cambiamento”, sottolinea. “Aggiungere siti archeologici e musei ai servizi pubblici essenziali – afferma Franceschini – non è una forzatura né uno schiaffo ai sindacati. È ridicolo gridare all’attacco ai diritti dei lavoratori, per un intervento legislativo di puro buon senso che estende anche ai musei e ai luoghi della cultura regole e procedure già previste per altri settori e che riconosce finalmente il diritto dei cittadini alla fruizione del patrimonio culturale”.

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