Roma, 17 set. (LaPresse) – “Io non sono per nulla in ansia, non sono preoccupata per i numeri“. Così la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi, in un’intervista al Corriere della Sera, a proposito dell’approdo in aula del ddl di riforma costituzionale. “Ha vinto l’Italia – ha aggiunto – e non c’è nessun rischio. Se avessimo avuto paura avremmo cercato di fare melina, invece di chiedere una accelerazione sui tempi per andare direttamente in aula”. “Si era creata in commissione una fase di impasse. Calderoli, con i suoi 500mila emendamenti, ha fatto spendere un sacco di soldi al Senato e poi, dieci minuti prima della capigruppo, li ha ritirati, tanto per dare il senso di quanto fossero importanti. E comunque ne restavano 3.150″, ha proseguito Boschi.

“Abbiamo l’esigenza di rispettare la data del 15 ottobre – ha spiegato Boschi -, perché poi dobbiamo presentare la legge di Stabilità. L’Europa ci riconosce spazi finanziari di flessibilità se in cambio facciamo le riforme. La sola clausola delle riforme vale qualcosa come otto miliardi da spendere. E poi quale fretta? Sono 70 anni che stiamo aspettando la fine del bicameralismo paritario”.

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