Roma, 2 set. (LaPresse) – “I dati forniti dalla ministra Giannini sulle immissioni in ruolo confermano le tante iniquità e incertezze del piano. Non vengono coperti tutti i posti disponibili, si costringono 7.000 precari del Sud a trasferirsi al Nord con salari di 1.300 euro, vengono esclusi dalle stabilizzazioni classi di concorso che hanno abilitati solo nelle seconde fasce per cui le supplenze non saranno cancellate”. Così Domenico Pantaleo, segretario generale della Federazione lavoratori della conoscenza Cgil.

“Invece di chiudere – continua Pantaleo -, le Gae continueranno ad avere iscritti 50.000 precari tra chi non ha fatto le domande e i docenti della scuola dell’infanzia, ingiustamente non coinvolti nella fase C. È inaccettabile affrontare con tanta superficialità il dramma delle persone costrette ad allontanarsi dalle loro regioni in età spesso grande, con situazioni familiari che non lo consentono”.

Non si può far finta di non vedere – conclude il segretario generale della Flc Cgil – le tante incongruenze di un piano realizzato senza un minimo di programmazione. In queste condizioni è difficile che possa migliorare la qualità dell’offerta formativa e per superare le tante disuguaglianze del sistema scolastico”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: