di Elena Fois e Antonella Scutiero
Torino, 27 ago. (LaPresse) – I fondi per le compensazioni ci sono e la loro entità resta quella già prevista dagli accordi precedenti, ma le opere dovranno essere “di qualità”. La rassicurazione arriva dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, che ha incontrato oggi i sindaci della Valsusa per fare il punto sulla Tav. Gli animi dei primi cittadini dell’area dell’alta velocità non erano dei migliori: nell’ultima delibera approvata dal Cipe, infatti, si indicavano in 32 in milioni da destinare alle opere di compensazione, a fronte dei 112 milioni previsti in sede di concertazione con il governo. E’ toccato quindi a Delrio chiarire la questione: “Per le opere di compensazione l’entità dei contributi rimane quella prevista già in origine. Verranno elargiti in tranche, quindi quelli della prima delibera sono un pezzo, non tutto”.
DELRIO: “SERVONO OPERE DI QUALITA'”. Durante l’incontro, avvenuto nella sede torinese della Regione Piemonte, il ministro delle Infrastrutture ha precisato, però, che tutte le opere realizzate dovranno garantire “sviluppo duraturo ai territori, non solo durante la costruzione”, quindi offrendo occupazione anche al termine dei lavori. Da parte del governo, ha assicurato Delrio, ci sarà tutta “l’assistenza tecnica”, grazie a una cabina di regia, “per cercare di anticipare le opere per la nostra comunità. Bisogna procedere ad ‘alta velocità’, da parte nostra su questo c’è piena disponibilità”.
COMUNE TORINO: “PRONTI A LAVORARE CON I SINDACI”. Il Comune di Torino, insieme all’Agenzia per la mobilità metropolitana, si è offerto come “partner” dei sindaci della Valsusa per la progettazione delle opere. L’obiettivo, ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture, Claudio Lubatti, è quello di rispondere in modo puntuale alle richieste dell’esecutivo e offrire così progetti “di qualità in tempi rapidi”.
Al termine dell’incontro con i sindaci, Delrio ha spiegato che “ci siamo dati un calendario di incontri frequenti” e di avere invitato tutti i primi cittadini “ad aderire all’Osservatorio sulla Tav”, un’occasione “democratica” che serve “a mettere a punto progetti e risolvere problemi” e che si rivolge anche a “chi la pensa in modo diverso”.
“IMPEGNO CONGIUNTO FRANCIA E ITALIA SUL PROGETTO”. La visita piemontese del ministro è stata anche l’occasione per incontrare il segretario di Stato francese ai Trasporti Alain Vidalies presso la struttura di Telt, Tunnel Euralpin Lyon Turin. “Abbiamo chiarito di voler investire sul progetto Tav sempre più il nostro impegno”, ha detto Delrio, sottolineando come proprio grazie a questo “impegno” si è arrivati ad avere dall’Unione europea “un cofinanziamento da 800 milioni”. Si tratta di una cifra pari al 40% del costo del progetto, che ammonta a due miliardi e “che da qui al 2019 verranno impiegati nei cantieri della Torino-Lione”. L’opera “comincia a farsi concreta – ha detto ancora il ministro -, stiamo lavorando perché i cronoprogrammi vengano rispettati e per ripresentarci nel 2018 per richiedere ulteriori finanziamenti”.
VIDALIES: “BASTA CHIACCHIERE”. Dal lato francese la posizione è la stessa. C’è “un messaggio forte da parte del governo italiano e di quello francese – ha detto Vidalies – per dire che questo progetto ci sarà per creare occupazione in Italia e in Francia. Non si può rimanere con le braccia incrociate ad assistere come semplici spettatori a quello che succede al di là del massiccio alpino”. Il segretario di Stato francese ai Trasporti ha ribadito la volontà di Parigi di “far smettere falsi dibattimenti” e di passare quindi dalle chiacchiere ai fatti. Troppi, ha detto, quelli che “non vogliono cambiare”, quando invece è giunto il momento di “far ripartire la crescita”.
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