Roma, 5 ago. (LaPresse) – “E’ un decreto che partiva dall’esigenza di dare più trasparenza e rapidità alle procedure fallimentari. Oggi attraverso i passaggi parlamentari questo provvedimento si è ulteriormente rafforzato soprattutto sul fronte dell’efficienza del funzionamento degli uffici giudiziari”. Così il ministro della Giustizia Andrea Orlando, commentando il via libero definitivo al dl fallimenti in Senato.
“Sarà possibile – ha aggiunto il ministro – la riqualificazione del personale amministrativo, aumenteranno i numeri con duemila mobilità dalle province, ci saranno incentivi per la negoziazione assistita quindi per tutti quei procedimenti che sgravano la giustizia civile”. Orlando tiene a sottolineare gli interventi “che danno una prospettiva ai tanti tirocinanti”: con duemila nuove mobilità si compie secondo il ministro “il più grande intervento di personale nelle cancellerie da un quarto di secolo a questa parte, così come da un quarto di secolo si attendeva l’avvio di un processo di riqualificazione per un personale che nel corso di questi anni ha visto sacrificata la propria posizione, sacrificio grazie al quale gli uffici sono riusciti ad andare avanti nosonstante tutto”. Oggi, ha sottolineato il ministro “si è compiuto un ulteriore passo in avanti” sul terreno “dell’efficientamento del sistema giudiziario”.
“Si tratta di provvedimenti che vanno nella direzione sostenuta dall’Unione Europea e in linea con gli altri Paesi membri”, spiega Orlando aggiungendo che “per la prima volta inoltre si avvia un percorso di forte trasparenza con l’introduzione del portale unico”. Infine, il Guardasigilli rivendica “gli ulteriori passi avanti compiuti per togliere la carta dalle cancellerie, attraverso il procedimento telematico” su cui l’Italia “ora è all’avanguardia mondiale”, perché ha spiegato “le cancellerie non potranno più acquisire depositi cartacei”.
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