Palermo, 21 lug. (LaPresse) – “Chiederemo 10 milioni di euro di danni al settimanale’l’Espresso’ attraverso un’azione civile risarcitoria che riguarda non solo il settimanale ma anche i due giornalisti e il direttore, per omesso controllo e per aver ribadito la notizia in comunicati successivi smentendo la procura di Palermo. Crediamo che questo sia il modo più veloce ed efficace per punire chi sbaglia professionalmente”. E’ quanto affermato in conferenza stampa dal legale del presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta.

Personalmente credo all’ipotesi di errore professionale – ha proseguito – e a un errore di verifica. Ricordo a me stesso che quando un giornalista è in possesso di un brogliaccio dovrebbe indicare anche data e orario dell’intercettazione”.

“La causa annunciata dai legali di Rosario Crocetta può diventare l’occasione processuale per comprovare la piena correttezza del comportamento dell’Espresso e per fare definitiva chiarezza su quanto è avvenuto”. E’ quanto si legge in una nota della direzione del settimanale, a proposito dell’intenzione di chiedere i danni.

Il legale del governatore: Metodi stragisti contro di lui – “Da una settimana il presidente Crocetta viene contrabbandato come silenzioso concorrente morale nell’ipotizzato tentativo di voler togliere a Lucia Borsellino l’assessorato alla Sanità con metodi che definirei stragisti”. E’ quanto affermato in conferenza stampa da Vincenzo Lo Re, legale del presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta.

“La telefonata che non c’è per quanto ci riguarda è un giallo che non esiste. Se, al contrario, qualcuno ritiene di avere l’intercettazione la tiri fuori con lealtà e chiarezza e la faccia ascoltare così capiremo se si tratta di una bufala, di una polpetta avvelenata, se ci sono fruscii o altro. Dico questo perché in queste ore sta circolando l’ipotesi della presenza di un’intercettazione in altre procure”, ha aggiunto.

Il deputato regionale del Partito democratico, Fabrizio Ferrandelli ha inviato al presidente dell’Assemblea regionale siciliana e al segretario generale di Palazzo dei Normanni la lettera con cui annuncia le sue dimissioni irrevocabili, come già anticipato lo scorso 19 luglio dopo lo scandalo delle intercettazioni .

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