Roma, 3 lug. (LaPresse) – La legge Severino “è una legge ad personam, stabilisce il privilegio per individui o gruppi miracolati chissà perché. Non è una legge uguale per tutti gli italiani: vale per i sindaci e per i pubblici funzionari e non vale per i deputati, senatori e membri del governo. Ma cosa si aspetta a porre riparo a questa clamorosa incostituzionalità?”. E’ quanto dichiara a l’Unità Vincenzo De Luca nella sua prima intervista da presidente della Regione Campania. “Abbiamo scontato le contraddizioni del quadro legislativo nazionale dovute ad aspetti della legge Severino che andavano corretti già da un anno. Qui – ha aggiunto – c’è un ritardo grave del Parlamento”.

“La posizione più equilibrata e saggia l’ha avuta il dottor Raffaele Cantone quando ha provato a far capire a tutti che questa legge (Severino, ndr) ha bisogno di un tagliando, di qualche modifica se non vuole essere smantellata dalla Corte Costituzionale”. E’ quanto dichiara a l’Unità Vincenzo De Luca nella sua prima intervista da presidente della Regione Campania.

Le reazioni. “Per Ncd è arrivato il tempo delle scelte nette. E’ ormai evidente che la legge Severino sia stata usata dalla sinistra come una clava al solo scopo di estromettere illegittimamente dal Senato il leader dell’opposizione Silvio Berlusconi. Come fanno Alfano e i suoi a sostenere ancora un governo che si fonda su questa ingiustizia?”. Lo afferma in una nota Elvira Savino, deputata di Forza Italia.

“Fra poco vedremo se c’è un giudice a Berlino – aggiunge Savino – ma vorremmo sapere fin da ora se ci sono ancora uomini e donne in Parlamento fra le fila di Area Popolare che abbiano il coraggio di indignarsi e ribellarsi pubblicamente al sopruso perpetrato ai danni del presidente Berlusconi. Finora non li abbiamo né visti né sentiti”.

Biancofiore: ristabilire legalitù e faccia restituire giustizia a Berlusconi. “La giunta per le elezioni del Senato, il presidente del Senato Grasso, il masochista Letta facciano il mea culpa e si battano la mano sul petto. Come già ebbi modo di dire all’epoca, hanno agito per far decadere Berlusconi dalla carica di senatore eletto da milioni di cittadini, al di fuori della legge, della Costituzione e dei regolamenti parlamentari. Un giudice ieri ha decretato che il popolo è sopra la legge, una legge peraltro applicata retroattivamente a Berlusconi e nei confronti della quale non è stata concesso il ricorso alla Corte costituzionale”. Lo afferma in una nota Michaela Biancofiore, deputato di Fi. “Alla luce della sentenza De Luca – prosegue – il presidente del Senato Grasso ristabilisca la legalità e imponga al presidente della Giunta Stefàno di riconvocare la giunta per restituire giustizia a Berlusconi e ristabilire la democrazia in Italia. Basta chiacchiere per imbonirsi il leader, servono azioni in forza del diritto visto che la giustizia è cosa altra. Dunque, in caso contrario pronta la denuncia (che si sarebbe dovuta fare all’epoca dei fatti) ai sensi dell’art.283 cp. dell’intera giunta e del presidente del Senato per ‘attentato alla Costituzione’ confidando che anche Roma sia dotata di ‘giudici giusti’ che agiscono realmente in nome del popolo italiano”.

Le Severine. Ribattezziamo così la legge anticorruzione entrata in vigore come ultimo disgraziato atto del governo Monti. Lo sospettavamo da tempo, ma da ieri è ufficiale. Sono due”. Lo scrive Il Mattinale ( www.ilmattinale.it), la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati. “Una Severino è quella vera, mirata, perfetta per eliminare Silvio Berlusconi, oltretutto applicata con un’interpretazione retroattiva incostituzionale e contraria a qualsiasi principio di diritto – scrive la nota politica azzurra – L’altra quella di carta velina, pappa per i gonzi. Una finzione utile per appagare la retorica di regime sulla corruzione, ma poi quando dovrebbe sospendere o bocciare uno di sinistra arriva un giudice, un tribunale, arriva tutta la magistratura a dire (virgolettiamo per comodo di sintesi): ‘I parlamentari hanno scherzato. Quella legge lo capirebbe chiunque che non sta in piedi’. In questo modo, sospendendo la sospensione, De Luca e De Magistris occupano le poltrone in Campania in base al principio che, se l’elezione premia uno di sinistra, allora la volontà popolare è preminente sul dettato della legge che impedirebbe l’espressione della sovranità del popolo”.

Per il Mattinale, “coerenza vorrebbe che questo fosse fatto valere per Silvio Berlusconi. Lo conferma persino ‘La Stampa’, con Marcello Sorgi. Ma esiste una sola coerenza a quanto pare in Italia: se giova alla sinistra si fa, altrimenti non si fa. Che fare? Esercitare il potere legislativo, come da Costituzione. Esso tocca al Parlamento, non certo alla magistratura e neppure alla Corte Costituzionale. Farlo, e smetterla di inchinarsi servilmente ad una certa opinione pubblica di tricoteuses tifose della ghigliottina, che ha oggi l’egemonia anche nel Pd”.

“Del resto l’ottimo magistrato Raffaele Cantone, a capo dell’Anac, autorità nazionale contro la corruzione, ha più volte espresso la necessità di cambiare il dettato di quella legge, che serve a creare confusione, a rendere palese la discriminazione, ma non a combattere la corruzione. Un soprassalto di dignità parlamentare. Questo chiediamo alle forze politiche”, sottolinea la nota politica di Forza Italia.

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