Roma, 18 giu. (LaPresse) – “Il corretto funzionamento concorrenziale del mercato rappresenta uno degli strumenti più efficaci per ostacolare il diffondersi della corruzione, pervasivo cancro dell’economia”. Lo ha detto il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, nella sua relazione annuale alla Camera.
Nel corso del 2014 l’Antitrust ha irrogato sanzioni per 186 milioni di euro. Lo ha riferito il presidente dell’Autohority, nella sua relazione annuale alla Camera, aggiungendo che dall’inizio del 2015 ad oggi si sono aggiunti altri 80 milioni di euro, per un totale di 266 milioni.
“Al di là delle condotte delle imprese, nei servizi pubblici locali troppi sono ancora gli ostacoli che deprimono la concorrenza e l’innovazione creando privilegi e rendite di posizione in favore di un numero limitato di operatori, spesso di natura pubblica”.
“L’apertura alla concorrenza si colloca nell’ambito di un cambiamento del quadro giuridico che finalmente sta creando un ambiente favorevole all’iniziativa economica e che rimuove alcune delle principali cause del deficit di competitività”. Lo ha detto il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, nella sua relazione annuale alla Camera. Per Pitruzzella, in questo ambito, “vanno almeno citate la riforma del mercato del lavoro e il Jobs Act, la legge delega per la riforma della pubblica amministrazione, la nuova disciplina della giustizia civile, l’imminente delega fiscale, l’ormai prossima riforma del codice degli appalti e il progetto sulla banda ultra-larga”.
“La fase patologica dei divieti post-carica è stata pressoché eliminata grazie all’intensa attività consultiva”, ma “a livello normativo vanno tuttavia ancora attuati gli interventi di riforma necessari a rafforzare le misure a carattere preventivo e i poteri di enforcement dell’Autorità, proseguendo l’iter del disegno di legge in discussione in Parlamento”. Lo ha detto il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, nella sua relazione annuale alla Camera. “Come più volte segnalato dall’Autorità, appare indispensabile soprattutto una riformulazione della nozione di conflitto di interessi che dia rilevanza, sulla scorta delle soluzioni accolte a livello internazionale, alla situazione di pericolo”, ha aggiunto Pitruzzella.
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