Roma, 12 giu. (LaPresse) – Non si placa la polemica relativa all’arrivo di migranti in Italia e alla loro situazione nel nostro paese: momenti di tensione al confine francese di Ventimiglia e oggi intervento della polizia fuori dal centro di accoglienza Baobab, a ridosso della stazione Tiburtina dove sono tornati molti profughi che da giorni si erano accampati in strada e sotto i ponti e ieri erano stati sgomberati (VIDEO).
Dalle nette prese di posizioni di alcuni politici e governatori alle parole di carità del Papa Bergoglio che ha invitato all’accoglienza e al dialogo. Come ha fatto il presidente emerito Napolitano, sottolineando la doverosa presa di posizione dell’Europa tutta di fronte a chi spesso fugge da guerre e devastazioni.
Oggi però, dopo il governatore veneto Zaia anche quello della Liguria, il neoeletto Giovanni Toti, ha scritto ai prefetti: “Cari signori prefetti, l’eccezionale arrivo di cittadini stranieri sul nostro territorio ci obbliga a una gestione accurata di questo fenomeno. Abbiamo a lungo auspicato l’attivazione dell’Ue, dell’Onu e di tutta la comunità internazionale, ma ad oggi sono rimaste in disparte”. Così Toti, governatore della Liguria, in una lettera inviata oggi ai prefetti della regione.
“La soluzione al problema dell’immigrazione clandestina – prosegue – non deve essere affidata alle singole regioni, ma a nostro avviso è il blocco delle partenze. Il problema dell’accoglienza e della distribuzione degli stranieri sul nostro territorio è sotto gli occhi di tutti. Nell’assicurare condizioni di vera accoglienza, dobbiamo però necessariamente garantire il controllo reale di queste presenze per prevenire ed evitare fenomeni che possano mettere in pericolo i nostri cittadini e le nostre città”.
“Non bisogna abbassare la guardia – aggiunge Toti – sul fenomeno della clandestinità e sul problema del terrorismo, che vede migliaia di persone arrivare sul nostro territorio per poi far perdere le loro tracce. La regione Liguria fino ad oggi ha sempre fatto tutto quello che era possibile fare per accogliere gli immigrati, rispondendo così alle richieste provenienti dal Governo. Ad oggi non vi sono più strutture né risorse idonee ad accogliere ennesime ondate di cittadini stranieri”.
“Pertanto – conclude – chiediamo la sospensione delle assegnazioni nei comuni liguri in attesa che vengano adottate dal Governo soluzioni e decisioni più eque, sostenibili e idonee in primis per i cittadini italiani ma anche per gli stranieri che ci offriamo di accogliere”.
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