Roma, 11 giu. (LaPresse) – “Sull’emergenza profughi Milano è abbandonata a se stessa: da una parte c’è il Governo che invia centinaia di persone al giorno facendosi beffe della città, dall’altra c’è il Comune con il suo approccio ideologico ed estremista, che apre le porte a tutto il mondo per poi scaricare sulla città il peso dell’accoglienza. Ai milanesi e ai lombardi non rimane che la Regione”. “La Giunta Regionale – prosegue – ha detto no agli invii in un territorio che ha accolto più di qualunque altro in questi mesi: uno stop ad una autentica invasione pianificata dal Governo. Allo stesso tempo Forza Italia con l’assessore alla Sanità ha istituito un presidio sanitario, a tutela della salute pubblica”.
“Da una parte – aggiunge – l’ideologia e l’inconcludenza, dall’altra un interlocutore istituzionale che fa tirare un respiro di sollievo ai cittadini. Non lasceremo i milanesi a questi improvvisatori”. “Un tempo – conclude – a Milano era il Comune ad essere percepito dai cittadini come l’istituzione più vicina ed efficace. Oggi la percezione è quella di un Comune lontano anni luce dalla vita delle persone: la gente trova nella Regione un punto di riferimento. Un ‘ribaltone’ inatteso, ma inevitabile con la sinistra rosso-arancio a Palazzo Marino”.
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