Milano, 8 giu. (LaPresse) – “Credo che la Russia vada rassicurata su un punto e cioè che l’ingresso dell’Ucraina nella Nato non è una prospettiva realistica. Ma che la Nato difenda i propri confini fa parte della sua natura”. Così Paolo Gentiloni, intervistato da ‘il Corriere della Sera’ sulla situazione russa. “La ferita aperta dalla crisi ucraina va rimarginata, applicando gli accordi di Minsk, nell’interesse strategico dell’Europa e a mio avviso anche della Russia”. Sul rapporto privilegiato tra Italia e Russia, Gentiloni commenta che “l’Italia fa la sua parte al fianco degli alleati europei e americani con coerenza e fermezza, ma al tempo stesso non vuole chiudere il dialogo con Mosca”.
“L’attualità ci dice che anche l’America associa fermezza e dialogo. Dal punto di vista strategico, penso che l’Europa nel suo complesso debba porsi il problema di recuperare un rapporto di collaborazione distesa con Mosca” spiega ancora il ministro, anche se il ministro non nasconde le difficoltà: “Purtroppo la tregua rimane fragile. E il freno di Mosca ai separatisti va dimostrato nei fatti. Molto resta ancora da fare su cessate il fuoco, ritiro delle armi pesanti, separazione delle parti, scambio dei prigionieri“. Infine sul G7 di Garmisch, e se ritornerà mai G8 con la Russia, Gentiloni è scettico: “Oggi è inimmaginabile. Finché non si risolverà la crisi ucraina è difficile ricostruire. Ma in futuro può ridiventare possibile”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata