Roma, 20 mnar. (LaPresse) – “Saluto oggi non l’addio alla politica del ministro Lupi ma la sua uscita dal Governo, da questo cattivo Governo. Uscita che penso sia per lei equivalente in questo momento a una liberazione. Sappiamo bene che lei era l’unico resistente in questo esecutivo, dunque prima o poi doveva sloggiare”. Così il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, nel corso del suo intervento dopo l’informativa del ministro Lupi, dimissionario dopo lo scandalo dell’inchiesta Grandi Appalti della procura di Firenze. “Abbiamo assistito a una battuta di caccia mediatica nei confronti di Maurizio Lupi – aggiunge Brunetta – osservata senza scandali da parte del presidente del Consiglio, Matteo Renzi”. Secondo Brunetta infatti il premier “applica un’etica della circostanza. Si tollera che cinque sottosegretari siano sottoposti a indagine o rinviati a giudizio e li si lascia tranquillamente al loro posto, mentre il ministro Lupi non ha ricevuto nemmeno un avviso di garanzia. Non si può non notare – ha concluso – la diversità di trattamento riservata al ministro Lupi e ai suoi amici”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: