Roma, 17 feb. (LaPresse) – Questa mattina il coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, Nicola Fratoianni ha partecipato ad un presidio anti-sfratto a Roma nella zona della Prenestina, in solidarietà ad un anziano artigiano in difficoltà, il cui sfratto e’ stato prorogato al mese prossimo. Lo rende noto l’ufficio stampa nazionale di Sel specificando che lo stesso anziano è il firmatario della lettera rivolta al Capo dello Stato, che il presidente di Sel Nichi Vendola ha consegnato stamani al Quirinale.
“Appello affinchè Lei si faccia Garante della dignità dei cittadini sotto sfratto”, si legge in incipit della lettera indirizzata al capo dello Stato. “Signor Presidente – prosegue – Il mio nome è Antonino Z., ho 66 anni e vivo a Roma. In quanto cittadino del suo paese rivolgo a Lei un accorato appello, affinche’ si faccia garante della Nostra Costituzione e ne salvaguardi i Principi Fondatori, per quel che riguarda la coesione sociale e la dignità di essere umani. Altresi, mi sento in dovere e in diritto come cittadino di chiederLe che Essa sia rispettata oltre che dai cittadini tutti, soprattutto dalle Istituzioni nazionali, di cui Lei è garante supremo nonchè primo rappresentante”.
“Io sono un cittadino come tanti che a causa della crisi economica ha dovuto interrompere l’attività imprenditoriale avviata da molti anni e che dava lavoro ad alcune famiglie – si legge ancora nella lettera – In questa triste condizione iniziata nel 2009, da quando dopo alcuni mesi ho consumato gli ultimi risparmi, non sono stato in grado di pagare il canone di locazione della abitazione dove risiedo da oltre venti anni, subendo una procedura di sfratto per morosità. Proprio oggi ho l’accesso dell’ufficiale giudiziario. In questa situazione mi sono scontrato con una sordità istituzionale che mi ha costretto in una solitudine sociale e morale, senza alcuna soluzione alternativa. Non posso lavorare per gravi motivi di salute e non posso andare in pensione perche’ non ho i soldi per chiudere la mia partita Iva, ostativa alla liquidazione della indennità sociale di cui sono titolare sulla carta”.
“L’unico sostegno è stata la solidarietà delle famiglie nella mia stessa condizione, attraverso la quale ho trovato la forza di combattere e andare avanti – denuncia ancora l’uomo nella missiva – Le chiedo che venga ribadito negli ambiti e nelle sedi che Lei riterrà più opportune – nelle parole come nei fatti – il principio della tutela dei cittadini, attraverso la tutela del diritto alla casa per me e quelli che come me che vivono una condizione cosi’ drammatica come quella dello sfratto. Le chiedo possa diventare concreta una legge urgente che fermi gli sfratti e dia la possibilità alle famiglie di accedere al diritto ad una vita dignitosa in una dimora stabile e sicura. Nel ringraziarLa per la cortese attenzione prestatami, Signor Presidente – conclude – ripongo in Lei in prima istanza la mia Fiducia, sapendo quanto Le stia a cuore il bene dei cittadini che dimorano nel nostro Paese”.
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