Roma, 1 feb. (LaPresse) – “Renzi ha ritenuto di indicare Mattarella e non ha avuto torto. Anzi, ha fatto la scelta giusta e costruito un’operazione riuscita”. Così l’ex segretario del Pd Walter Veltroni in un’intervista a Repubblica. “Aveva bisogno del profilo di un uomo lontano dalle vicende politiche di tutti i giorni. Mattarella lo è. Lui da 7 anni, io solo da 2. Aggiungo che grazie al fatto che questa scelta è stata fatta presto e bene il riformismo democratico è nelle condizioni ora di lavorare per garantire al Paese quella uscita dalla recessione che grazie alla iniziativa di Draghi e alle misure del governo ora appare possibile. Sarebbe un fatto storico”.

“Non ho parlato con nessuno – spiega Veltroni -, non ho sollecitato nessuno. Tanti anni fa andai da Fabio Fazio e dissi che il mio impegno politico sarebbe finito molto presto. Infatti ho rinunciato a candidarmi, cosa non frequente, e mi sono costruito una vita diversa fatta dei miei film, dei romanzi, dello scrivere. Non ho incarichi di alcun tipo, non ho avanzato richieste a qualcuno per ruoli nazionali o internazionali come legittimamente hanno fatto altri. Proprio per questo sono stato felice che sia nata, non certo da me, l’ipotesi di una mia elezione al Quirinale, ipotesi che ho sempre considerato tale. E’ stata una soddisfazione personale”. “Le riforme istituzionali – continua Veltroni – devono andare avanti. Sbaglierebbe il centrodestra a fermarle e sbaglia, nel Pd, chi pensa che l’elezione di Mattarella sia lo strumento per cambiarle o ricominciare daccapo”. “Il Pd – aggiunge ancora – è più forte perché Renzi ha imboccato la strada della vocazione maggioritaria”.

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