Roma, 16 gen. (LaPresse) – “Non è questa la partita in cui si deve puntare a scompaginare ma è la partita in cui si deve puntare ad unire. Renzi sa perfettamente che, questa volta, a questa tentazione deve resistere”. Così Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia ed esponente del Pd, ad ‘Agorà’ su Rai3, riferendosi all’elezione del nuovo presidente della Repubblica. “E’ una cosa diversa – continua -, non si tratta di nominare un ministro o da indicare il presidente di una Authority: no, questa volta c’è da trovare i voti di almeno 500 persone. Quindi, per trovarli ed evitare che succeda quello che è successo l’altra volta, ferita ancora non rimarginata, sia nelle istituzioni di questo Paese che ovviamente nel mio partito, è evidente che non si deve puntare a scompaginare né a sorprendere ma c’è da far eleggere il Capo dello Stato”.
“Per il profilo costituzionale che è quello di una autorità davvero autonoma, indipendente da tutti gli altri poteri, non a caso il presidente della Repubblica presiede il Consiglio superiore della Magistratura, è il Capo delle forze armate, è il punto di riferimento di tutti quei poteri che non sono a disposizione del foverno. Mi pare questa la tendenza verso la quale dobbiamo lavorare tutti insieme”, ha concluso Bindi.
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