Roma, 14 dic. (LaPresse) – Nessuno stop all’esame del ddl Boschi. La conferenza dei capigruppo della Camera ha confermato infatti il calendario dei lavori dell’aula, non accordando alle opposizioni lo stop sul disegno di legge di riforma costituzionale fino alla elezione del nuovo capo dello Stato. Sel, Lega e M5S hanno espresso la loro contrarietà definendo la decisione “irresponsabile”.
“La maggioranza tira la corda, da qui al 29 gennaio le riforme non le porteranno a casa”. Ne è certo il capogruppo del M5S Andrea Cecconi, che spiega: “Non si possono approvare riforme costituzionali senza un garante che vigili sull’operato del Parlamento”. Per Arturo Scotto, presidente dei deputati di Sel, si tratta di un “irresponsabile irrigidimento del governo e del ministro Boschi” e annuncia che “ci riserveremo di decidere quale sarà l’atteggiamento da tenere in aula di fronte a una forzatura incomprensibile e inaccettabile”. Secondo Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, invece, “si vuole indebolire il futuro capo dello Stato, impedendogli di vigilare sulle riforme”. Alle 16.15 l’aula della camera riprenderà i lavori sul ddl Riforme.
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