Roma, 14 gen. (LaPresse) – Enrico De Nicola, capo provvisorio dello Stato per nomina dell’Assemblea costituente, si ritrovò a essere nella sua vita la prima, la seconda, la terza e la quinta carica dello Stato. De Nicola, incluso tra gli 11 presidenti della Repubblica, anche se non volle mai essere chiamato ‘presidente’, ricoprì infatti l’incarico in Senato, alla Camera (durante il Regno d’Italia) e successivamente alla Corte costituzionale. Il primo capo dello Stato della Repubblica italiana fu comunque Luigi Einaudi, perché eletto secondo il dettato della Costituzione nel maggio de l 1948. Leone e Napolitano sono invece fino a oggi gli unici presidenti che ricoprivano già il ruolo di senatore a vita. Tra le curiosità di oltre cinquant’anni di Repubblica è l’appartenenza geografica degli 11 presidenti. Fino a Napolitano, la maggioranza assoluta proviene da due sole Regioni: Campania e Piemonte.

Einaudi, Saragat e Scalfaro sono infatti piemontesi, De Nicola, Leone e Napolitano sono invece partenopei. L’unico ligure è Sandro Pertini. Per quanto riguarda l’appartenenza politica cinque inquilini del Quirinali furono scelti tra le fila della Democrazia cristiana (Gronchi, Segni, Leone, Cossiga e Scalfaro), due dal Psi (Saragat e Pertini), due erano liberali (De Nicola ed Einaudi), uno indipendente (Ciampi, che ha però avuto trascorsi nel Partito d’Azione) e uno dei DS (Napolitano).

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