Roma, 23 ott. (LaPresse) – “In attesa delle modificazioni costituzionali e regolamentari che sono all’esame delle Camere, il decreto legge rappresenta talvolta l’unico strumento di cui il governo dispone per intervenire con tempestività su temi caratterizzati dai requisiti della necessità ed urgenza, che sono tanto più frequenti nel contesto dell’attuale contingenza economico-finanziaria”. Questa la risposta del premier Matteo Renzi alla presidente della Camera, Laura Boldrini, che aveva lamentato nei giorni scorsi il continuo utilizzo dei decreti legge da parte del governo, dl che rischiano di ingolfare i lavori parlamentari.

Il Governo, spiega Renzi “ha da tempo adottato un deciso self-restraint: nei primi otto mesi di attività il governo da me presieduto -ricorda il presidente del Consiglio- ha approvato 20 decreti legge, contro i 22 del governo Letta, i 25 del governo Monti e i 30 del governo Berlusconi quater. Inoltre, dal 13 settembre ad oggi non è stato pubblicato alcun decreto” e “dal primo settembre ad oggi, solo 6 sedute dell’Assemblea della Camera sono state dedicate all’esame dei decreti legge”.

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