Bruxelles, 23 ott. (LaPresse) – “E’ stata una decisione unilaterale del Governo italiano quella di pubblicare la lettera del vicepresidente Katainen. La commissione non era per questa pubblicazione. Stiamo portando avanti consultazioni informali e abbastanza delicate e secondo noi era meglio che avvenissero in un ambiente di fiducia”. Così il presidente della Commissione europea uscente, José Manuel Barroso, nel corso di una conferenza stampa al termine del summit dell’Ue con le parti sociali. “Il Governo italiano – ha aggiunto – ha contattato il vicepresidente” per la pubblicazione. “Noi non ci opponiamo ma non è assolutamente vero che la Commissione abbia voluto la pubblicazione, se no la pubblicavamo noi”, ha detto ancora Barroso.

“Io sono per il rispetto delle regole con il massimo possibile di flessibilità”, ha aggiunto Barroso, rispondendo a chi gli chiede quale sia la sua posizione in merito alla legge di stabilità presentata dal Governo italiano. “Io sono per l’applicazione delle regole – ha precisato – la Commissione è custode dei trattati e se non si rispettano le regole si perde la fiducia nei trattati e nelle istituzioni europee”.

“Le lettere” inviate ai paesi membri dalla Commissione europea “sono state redatte perché abbiamo l’obbligo legale di comunicare al Governo i dubbi relativi alla conformità delle leggi finanziarie rispetto alle regole europee. Il vicepresidente Katainen, con il mio pieno sostegno e quello del presidente Juncker, ha fatto questo passo”. Barroso ha aggiunto di trovare “irrispettoso” che le posizioni contenute nella lettera vengano presentate “come posizioni personali”.

Il presidente della Commissione europea uscente attacca la stampa italiana sostenendo che per la maggior parte, le notizie in Italia “sono assolutamente false, surreali e non hanno nulla a che vedere con la realtà, se non a volte per caso. Sono francamente invenzioni e mi delude vedere fino a che punto organi di stampa autorevoli possano dare risonanza a queste voci”. Barroso ha fatto riferimento anche a frasi come ‘la battaglia di Bruxelles’ e ha aggiunto: “Se si parla di battaglia ci perdiamo tutti. È importante che i Governi e le istituzioni europee diano risposta alle sfide economiche”.

“Se ci si vuole mettere gli uni contro gli altri ci perdiamo tutti e non si crea la fiducia che è invece essenziale per la crescita” ha concluso Barroso.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata