Roma, 21 ott. (LaPresse) – “Matteo sei il segretario del nostro partito e il capo del nostro Governo. Io te lo chiedo qui: Che cos’è la Leopolda? Dietro quella sigla c’è una fondazione che ha raccolto 2 miliardi di euro, 300mila serviranno per pagare questo week end. Io so che le correnti dominano la vita interna del partito da quando è nato, non farò un appello a non organizzare una parte, ma dico che se tu che sei il segretario costruisci e rafforzi un partito parallelo dotato di idee risorse e persone” non andremo “verso un partito dell’unità ma forse verso ciò che già siamo: una confederazione”. Così Gianni Cuperlo, voce della minoranza Pd, intervenendo alla direzione del partito dopo la relazione di Matteo Renzi. “E’ quello che immagini, che vuoi? – ha aggiunto -. A me non sembra un disegno coraggioso né ambizioso. Lo rispetterei, ma non trovo giusto negare l’esistenza di questa deriva”.

“Sento una qualche distanza tra le cose che abbiamo detto qui e la realtà fuori. La domanda è questa. Cosa siamo oggi e cosa vogliamo diventare? Ho la sensazione che in troppe realtà siamo soltanto una macchina elettorale. Sullo sfondo assistiamo all’abbandono di tante persone. Pesa l’assenza di fondi e di risorse e la conseguenza è che siamo sempre di più un partito di eletti. Uno schema del genere funziona? No, secondo me, a regime non funziona”

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