Roma, 15 ott. (LaPresse) – Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla legge di stabilità. Una manovra, ha spiegato il premier Matteo Renzi, da 36 miliardi di euro, in aumento, dunque, rispetto ai 30 miliardi annunciati allo stessol presidente del Consiglio, nei giorni scorsi. “Guardate le slide – ha detto Renzi – a sinistra trovate le entrate, a destra le uscite. Sono trentasei miliardi di entrate e di uscite, più chiaro di così”. “Questa manovra – ha aggiunto – è un segnale di grande forza dell’Italia che dimostra concretezza e solidità e non può essere visto come problematica per i mercati”.

Il Consiglio dei ministri dedicato proprio alla legge di stabilità ha preso il via poco prima delle 20. All’ordine del giorno anche il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2015 e il bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017.

“18 MILIARDI DI TASSE IN MENO”. “La differenza tra la finanziaria 2014 e quella 2015 – aveva scritto Renzi su Twitter – è che ci sono 18 miliardi di tasse in meno. Tutto qui. #italiariparte”. Nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, il presidente del Consiglio lo ha confermato: “In un anno, 18 miliardi di tasse in meno“. “La legge di stabilità – ha aggiunto Renzi – parte con un numero, 18, come l’articolo, ma anche diciotto come le tasse in meno che noi abbiamo previsto per questa manovra”. ” “Diciotto miliardi – ha proseguito – è la più grande riduzione di tasse mai fatta da un governo nella storia della Repubblica”.

“STOP A COMPONENTE LAVORO IRAP PER SEMPRE”. “La componente lavoro dell’Irap – ha annunciato il premier – viene eliminata per sempre dal 2015”. Per questa spesa sono previste uscite pari a 5 miliardi di euro. Renzi ha anche annunciato la detassazione dei nuovi contratti tempo indeterminato, che è stata calcolata in circa 1,9 miliardi di uscite dalla casse dello Stato. “”Caro imprenditore – ha detto – assumi a tempo indeterminato? Ti tolgo l’articolo 18, i contributi e la componente lavoro dall’Irap. Mamma mia, cosa vuoi di più: ti tolgo ogni alibi e hai una grande occasione”.

VIA LIBERA AL TFR IN BUSTA PAGA. Con la legge di stabilità approvata questa sera vengono stanziati 100 milioni di euro “a garanzia” dell’anticipo del tfr “per chi vorrà averlo in busta paga”. In mattinata era arrivato anche l’ok dall’Abi, i cui vertici hanno espresso “soddisfazione” per le misure per l’erogazione facoltativa del Tfr. Il presidente dell’Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli, aveva definito il provvedimento “una grande innovazione che fornisce una chance in più ai lavoratori”.

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