Roma, 11 ott. (LaPresse) – “Contestiamo gli slogan: nella riforma d(della giustizia, ndr) non c’è nulla di rivoluzionario”. Così il segretario generale dell’Anm, Maurizio Carbone, parlando con i giornalisti a margine della riunione del comitato direttivo centrale. “I magistrati – ha aggiunto – non sono in vacanza: è la politica che è in vacanza da tempo perchè non mette mano ai problemi veri”. “Forse – ha sottolineato Carbone – rivoluzionario sarebbe stato abolire le leggi ad personam in materia di prescrizione e falso in bilancio”. “Contestiamo gli slogan: nella riforma d(della giustizia, ndr) non c’è nulla di rivoluzionario”. Così il segretario generale dell’Anm, Maurizio Carbone, parlando con i giornalisti a margine della riunione del comitato direttivo centrale. “I magistrati – ha aggiunto – non sono in vacanza: è la politica che è in vacanza da tempo perchè non mette mano ai problemi veri”. “Forse – ha sottolineato Carbone – rivoluzionario sarebbe stato abolire le leggi ad personam in materia di prescrizione e falso in bilancio”.

NON VOGLIAMO PRIVILEGI – “La magistratura, così come rifiuta la deriva di una burocratizzazione del proprio ruolo, al tempo stesso rifiuta la via delle polemiche pretestuose e delle chiusure corporative: non vuole privilegi, ma respinge le offese e difende con intransigenza il proprio decoro, in coerenza con il suo rango costituzionale”, ha detto il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli, nel corso della riunione del comitato direttivo centrale dell’Anm. “La magistratura, così come rifiuta la deriva di una burocratizzazione del proprio ruolo, al tempo stesso rifiuta la via delle polemiche pretestuose e delle chiusure corporative: non vuole privilegi, ma respinge le offese e difende con intransigenza il proprio decoro, in coerenza con il suo rango costituzionale”. Così il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli, nel corso della riunione del comitato direttivo centrale dell’Anm.

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