Roma, 7 ott. (LaPresse) – “Ci sono sorprendenti punti di intesa”. È quanto avrebbe detto il premier Matteo Renzi, nel corso delle sue conclusioni, ai sindacati nell’incontro a Palazzo Chigi avvenuto questa mattina, secondo quanto riferiscono alcuni presenti. Quindi ci sarebbe in vista un possibile accordo tra il premier e i leader delle sigle sindacali. Tanto che Renzi avrebbe in mente un nuovo incontro con i sindacati, da quanto riferiscono fonti presenti all’incontro, che avrebbe dovuto concludersi alle 9, quando il premier avrebbe dovuto incontrare i rappresentanti delle imprese, ma invece è andato avanti più a lungo, duirando un’ora e 45 minuti.
Renzi avrebbe iniziato il suo incontro affermando che “Il Paese ha bisogno di un clima di fiducia”. Articolo 18 e Tfr, e poi salario minimo, rappresentanza sindacale e contrattazione decentrata sono stati i punti di confronto indicati dal presidente del Consiglio, che avrebbe detto che “È demenziale che l’articolo 18 non lo abbiano sindacati e partiti politici”.
“È urgente salvare gli stabilimenti di Termini Imeresi, l’Ast di Terni e l’Ilva Taranto. Sono le tre ‘T’ di cui bisogna subito occuparsi insieme” pare abbia detto il premier, aggiungendo di essere “molto preoccupato” e facendo notare che “Su Terni ovviamente gli accordi si fanno in due, tra proprietà e sindacati” e affermando che per lui “fondamentale che il forno resti acceso e che la seconda struttura non venga chiusa”.
“Il più grande rinnovo contrattuale in Italia lo abbiamo fatto con gli 80 euro” avrebbe detto Renzi. Nel maxiemendamento al Jobs act verranno accolti alcuni emendamenti presentati dalla minoranza Pd. “Sono emendamenti condivisibili che mi sono stati suggeriti dal mio partito in particolare dalla parte che non sta con me”, avrebbe detto Renzi, che qavrebbe auspicato come vadano “trovate formule per incentivare il contratto a tempo indeterminato”.
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