Roma, 1 ott. (LaPresse) – Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha posto in aula alla Camera la questione di fiducia sul decreto legge sulla violenza negli stadi, in merito al testo così come modificato in commissione. La seduta è stata pertanto sospesa e riprenderà al termine della conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Il decreto approvato dalle commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera intende introdurre un contributo dei club (in percentuale sugli incassi da botteghino) per il pagamento dei costi della sicurezza in occasione degli eventi sportivi.
“Gli straordinari delle forze dell’ordine impegnate negli stadi devono essere pagati dalle società di calcio, non dai cittadini”, ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in merito al decreto legge su cui oggi il governo ha posto la questione di fiducia. Le dichiarazione di voto inizieranno alle 15 e il voto comincerà alle 16.55. Per il voto finale del provvedimento invece non è stata ancora presa alcuna decisione. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Sull’argomento, intanto, sono arrivati i primi commenti dal mondo dello sport. “Occorre fare chiarezza su competenze e risorse disponibili quindi analizzare con attenzione il contributo già fornito all’Erario direttamente dalle Società ed indirettamente anche attraverso i giochi e le scommesse sportive, al fine di verificare l’intera filiera dei ricavi collegati al gioco del calcio, rispetto alle risorse di cui beneficia. Sono convinto che attraverso una discussione preventiva e approfondita, di concerto con il Coni, si potranno trovare soluzioni condivise”. Così si è espresso il presidente della Figc Carlo Tavecchio in merito alll’emendamento al decreto stadi.
“Capisco il presidente Beretta che si dice preoccupato, ha ragione perché come tutte le questioni, giuste o sbagliate che siano, se sono fatte in corso d’opera, se tu hai un bilancio e dal mattino alla sera ti dicono che hai una spesa supplementare, che peraltro non ho ben capito come si quantifica, e chiaro che questo non va bene”, ha dichiarato a sua volta il presidente del Coni, Giovanni Malagò “Servirebbe un analisi per ridisegnare un vero rapporto con tutto il sistema calcio ed il sistema sport in generale valutando quelli che sono i benefici, i vantaggi e gli introiti che ha il pubblico rispetto ai costi che ha. Questi vanno identificati”, ha concluso il presidente del Coni, a margine della presentazione della ‘Granfondo Campagnolo’ a Roma.
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