Roma, 25 set. (LaPresse) – “L’Ocse dice che la residua rigidità del nostro mercato del lavoro è dovuta al periodo di prova troppo breve e all’indennizzo troppo alto, da subito, in caso di licenziamento illegittimo. Lavoriamo su questi due punti e troveremo le risposte”. Lo dice Roberto Speranza, capogruppo del Pd alla Camera, in un’intervista a Corriere della Sera. “Si può costruire – ha continuato – un modello in cui si allunga in modo considerevole il periodo di prova, da poche settimane a qualche mese, in cui si può licenziare senza reintegro né indennizzo”. Poi, per Speranza, potrebbe iniziare “un periodo in cui non c’è ancora il reintegro e c’è l’indennizzo, non alto, che crescerà col passare dei mesi”. “Dopo questo lungo periodo di tutele crescenti – ha continuato – il reintegro deve rimanere. Chiarendo però i criteri che il giudice del lavoro utilizza per scegliere tra reintegro e indennizzo”.

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