Roma, 24 set. (LaPresse) – Il reato di vilipendio al capo dello Stato “è una norma antica e liberticida” e Francesco Storace rischia di essere “l’ultimo a subire un processo per un reato in via di estinzione”. Così Ignazio La Russa, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, ha presentato alla Camera la proposta di legge che intende abrogare l’articolo 278 del codice penale in materia di offese all’onore o al prestigio del presidente della Repubblica.
L’ex ministro della Difesa, “incoraggiato anche dall’indirizzo” dato dallo stesso Napolitano, ha quindi depositato a Montecitorio la pdl e domani chiederà alla commissione Giustizia di “provare a svolgere in sede legislativa l’iter della legge”. La proposta di legge, ha tenuto a sottolineare La Russa, “porta la mia firma come presidente della Giunta delle autorizzazioni e non quella del gruppo ed è aperta a chiunque voglia sottoscriverla”.
L’esponente di Fdi ha presentato il provvedimento ai membri della Giunta ed è in attesa di adesioni: “Nessuno mi ha detto di non condividere la proposta, tutti si sono riservati del tempo per dare la propria adesione entro martedì”. “Non è una legge ad personam – ha ribadito il presidente della giunta di Montecitorio – anche in Senato è stata presentata una proposta simile da Maurizio Gasparri ed è da tanto tempo che se ne parla, ma l’urgenza, vista la situazione dell’ex governatore, la rende tale”. Storace infatti tra meno di un mese, il 21 ottobre prossimo, sarà processato per quel “Napolitano indegno” lanciato nel 2007 che gli è costato l’accusa di vilipendio, reato punibile con una pena che va da 1 a 5 anni. Se la condanna dovesse superare i due anni, inoltre, l’ex presidente della Regione Lazio ‘godrebbe’ come Silvio Berlusconi degli effetti della legge Severino e dunque l’interdizione dai pubblici uffici e l’incandidabilità.
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