Roma, 19 set. (LaPresse) – “A quei sindacati che vogliono contestarci io non chiedo di darci almeno il tempo di presentare le proposte prima di fare le polemiche ma chiedo: dove eravate in questi anni quando si è prodotta la più grande ingiustizia, tra chi il lavoro ce l’ha e chi non ce l’ha, tra chi ce l’ha a tempo indeterminato e chi precario e soprattutto tra chi non può neanche costruirsi un progetto di vita perché si è pensato a difendere solo le battaglie ideologiche e non i problemi concreti della gente”. Così Matteo Renzi in un video in cui risponde alle polemiche dei sindacati sulla riforma proposta dal governo sul lavoro.
“Sono i diritti di chi non ha diritti quello che ci interessa: li difenderemo in modo concreto e serio. Non siamo impegnati in uno scontro del passato, ideologico, non vogliamo il mercato del lavoro di Margareth Thatcher – replica alla Cgil il premier – ma un mercato del lavoro giusto”, con “cittadini tutti uguali”.
“Oggi la Cgil ha deciso di andare all’attacco del Governo – esordisce Renzi -. Susanna Camusso ha detto ‘il Governo ha in mente Margareth Thatcher’, quando si parla del lavoro. Ma quando si parla del lavoro noi non siamo impegnati in uno scontro del passato, ideologico”. “Siamo preoccupati non di Margareth Thatcher – ribadisce – ma di Marta, 28 anni, che non ha la possibilità di avere il diritto alla maternità. Lei sta aspettando un bambino ma a differenza delle sue amiche che sono dipendenti pubbliche non ha nessuna garanzia, perché in questi anni si è fatto cittadini di serie A e di serie B. Pensiamo a Giuseppe che ha 50 anni che non puo avere la cassa integrazione o a chi, piccolo artigiano, non ha tutte le tutele”.
“Quando pensiamo al mercato del lavoro – ha detto Renzi – pensiamo a quelli a cui non ha pensato nessuno in questi anni, a quelli che vivono di Co.co.co. e Co.co.pro e che sono condannati a un precariato a cui il sindacato ha contribuito, preoccupandosi soltanto dei diritti di qualcuno e non dei diritti di tutti”.
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