Roma, 16 set. (LaPresse) – Piccolo battibecco nell’aula del Senato tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e i parlamentari del M5S. A innescare la scintilla la frase del premier “L’Italia non è un Paese normale”, alla quale hanno fatto seguito le risate e le battute ironiche dei senatori grillini. “La pausa serviva a dimostrare a coloro i quali sono intervenuti che probabilmente si riferivano a se stessi”, ha allora ribattuto Renzi, apostrofando “i fautori della decrescita felice, che è felice solo per chi non ha mai parlato con un cassaintegrato”. Pronte le urla di disapprovazione e le proteste da parte del M5S: “Vergogna”, “ma tu che hai fatto?”, “a casa”, hanno urlato al premier.

Il botta e risposta è andato avanti quando Renzi ha ripetuto, come aveva fatto alla Camera questa mattina, che l’urgenza sulla legge elettorale impressa dal Governo non deriva dalla necessità di andare subito al voto. Il brusio polemico proveniente dai banchi del M5S non si è fatto attendere e il premier ha replicato: “Capisco che qualcuno possa avere paura di andare a votare”. “Andiamo a votare domani Renzi”, ha allora urlato il senatore grillino Alberto Airola. “Ci sono alcuni di voi che non sono cambiati – ha ribattuto infine Renzi – rispetto allo spettacolo di agosto con le riforme”.

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