Washington (Usa), 2 set. (LaPresse) – Il Fondo monetario internazionale ha sbloccato aiuti per ulteriori 1,39 miliardi di dollari destinati all’Ucraina, che ha proceduto a “una forte attuazione del programma” di riforme richiesto, “con misure difficili nel mezzo di una volatile situazione politica”. A dirlo è il Fmi, al termine della missione a Kiev per la prima revisione del programma per l’assistenza finanziaria internazionale. Tuttavia il Fondo sottolinea che l’Ucraina “ha bisogno di procedere a ulteriori riforme per stabilizzare l’economia e rilanciare la crescita” soprattutto per “affrontare sfide nel breve termine”. Gli economisti di Washington rilevano che “il conflitto nell’Ucraina orientale e l’interruzione delle forniture di gas pesano sull’economia e sulla società” e potrebbero rendere necessaria, nel caso in cui gli scontri continuassero, una estensione del prestito contro “i rischi su larga scala”. Con i nuovi aiuti il totale delle risorse già stanziate dal Fmi per Kiev arriva a 4,6 miliardi di euro. Ad aprile l’Ucraina ha annunciato un programma complessivo di riforme economiche con la garanzia di prestiti per complessivi 17,1 miliardi di dollari approvati dal board del Fondo.
Nel rapporto della missione a Kiev si legge che l’Ucraina deve già tenere conto di un deficit di finanziamenti di 3,5 miliardi di dollari fino al 2015, mentre il Pil dovrebbe contrarsi quest’anno del 6,5%. Secondo le stime del Fondo la regione orientale in cui sono in corso i combattimenti con i ribelli filorussi vale circa il 16% del Pil e il prossimo anno l’Ucraina avrà bisogno di aiuti per 19 miliardi di dollari solo per mettere al riparo le riserve della Banca centrale.
Il Fondo monetario internazionale ha sbloccato aiuti per ulteriori 1,39 miliardi di dollari destinati all’Ucraina, che ha proceduto a “una forte attuazione del programma” di riforme richiesto, “con misure difficili nel mezzo di una volatile situazione politica”. A dirlo è il Fmi, al termine della missione a Kiev per la prima revisione del programma per l’assistenza finanziaria internazionale. Tuttavia il Fondo sottolinea che l’Ucraina “ha bisogno di procedere a ulteriori riforme per stabilizzare l’economia e rilanciare la crescita” soprattutto per “affrontare sfide nel breve termine”. Gli economisti di Washington rilevano che “il conflitto nell’Ucraina orientale e l’interruzione delle forniture di gas pesano sull’economia e sulla società” e potrebbero rendere necessaria, nel caso in cui gli scontri continuassero, una estensione del prestito contro “i rischi su larga scala”. Con i nuovi aiuti il totale delle risorse già stanziate dal Fmi per Kiev arriva a 4,6 miliardi di euro. Ad aprile l’Ucraina ha annunciato un programma complessivo di riforme economiche con la garanzia di prestiti per complessivi 17,1 miliardi di dollari approvati dal board del Fondo.
Nel rapporto della missione a Kiev si legge che l’Ucraina deve già tenere conto di un deficit di finanziamenti di 3,5 miliardi di dollari fino al 2015, mentre il Pil dovrebbe contrarsi quest’anno del 6,5%. Secondo le stime del Fondo la regione orientale in cui sono in corso i combattimenti con i ribelli filorussi vale circa il 16% del Pil e il prossimo anno l’Ucraina avrà bisogno di aiuti per 19 miliardi di dollari solo per mettere al riparo le riserve della Banca centrale.
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