Roma, 2 set. (LaPresse) – Sulla scuola quelle che il Governo presenterà domani saranno “proposte, non diktat ‘prendere o lasciare’. Proporremo agli insegnanti di superare il meccanismo atroce del precariato permanente e della ‘supplentite’, ma chiederemo loro di accettare che gli scatti di carriera siano basati sul merito e non semplicemente sull’anzianità: sarebbe, sarà, una svolta enorme”. Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews.

Sulla scuola “metteremo più soldi, ma facendo comunque tanta spending review: perché educare non è mai un costo, ma gli sprechi sono inaccettabili soprattutto nei settori chiave”, scrive Matteo Renzi. “Nella legge di stabilità – aggiunge – ci saranno le prime risorse e da gennaio gli atti normativi conseguenti. Nel frattempo continueremo a investire sull’edilizia scolastica, sbloccando il patto a quei comuni che hanno progetti seri, cantierabili, come è accaduto dopo la mia lettera di inizio mandato. Abbiamo ricevuto tante email dai sindaci alle quali stiamo dando concretamente risposta”.

Sulla scuola “metteremo più soldi, ma facendo comunque tanta spending review: perché educare non è mai un costo, ma gli sprechi sono inaccettabili soprattutto nei settori chiave”, afferma Renzi nella sua enews. “Nella legge di stabilità – aggiunge – ci saranno le prime risorse e da gennaio gli atti normativi conseguenti. Nel frattempo continueremo a investire sull’edilizia scolastica, sbloccando il patto a quei comuni che hanno progetti seri, cantierabili, come è accaduto dopo la mia lettera di inizio mandato. Abbiamo ricevuto tante email dai sindaci alle quali stiamo dando concretamente risposta”.

“Noi proponiamo un nuovo patto educativo. Lo presenteremo ufficialmente domani alle 10 sul sito passodopopasso.italia.it”, annuncia Matteo Renzi nella sua enews. “Conterrà – spiega il premier – alcune idee nel merito per rendere la scuola sempre più strumento di crescita per il giovane cittadino. Ma anche strumento di crescita per il Paese”.

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