Roma, 17 ago. (LaPresse) – “In primo luogo bisogna fornire di aiuti umanitari le popolazioni colpite in Iraq da un genocidio messo in atto dalle truppe dell’Isil. In questo quadro bisogna anche fornire tutti gli aiuti possibili alla Giordania che viene a trovarsi in una condizione difficilissima da moltissimi punti di vista, in primo luogo per avere sul suo territorio milioni di rifugiati storicamente palestinesi e adesso anche dalla Siria. Detto tutto ciò è bene che in Europa e negli Usa nessuno pensi che fornendo un po’ di armi ai Peshmerga questi siano in grado di risolvere un problema che è innanzitutto dell’Occidente nel suo complesso”. Lo scrive in una nota Fabrizio Cicchitto, deputato Ncd, all’indomani delle dichiarazioni di ieri del grillino Di Battista. “Dovremmo smetterla di considerare il terrorista un soggetto disumano con il quale nemmeno intavolare una discussione”, ha detto ieri il deputato 5 Stelle Alessandro Di Battista in un post sul blog di Beppe Grillo a proposito dell’Iraq. “Questo è un punto complesso – scriveva ieri il pentastellato – ma decisivo. Nell’era dei droni e del totale squilibrio degli armamenti il terrorismo, purtroppo, è la sola arma violenta rimasta a chi si ribella. E’ triste ma è una realtà”.
“Nessuno – aggiunge Cicchitto – può dimenticare in primo luogo che i curdi da sempre stoppati da tutti e perseguitati dai Turchi sono abituati alla guerriglia e non a condurre una guerra contro un esercito armatissimo come è quello dell’Isil che si è impadronito di una larga parte delle dotazioni militari fornite dagli Usa all’esercito iracheno. Di conseguenza la fornitura di armi ai curdi può servire a tamponare transitoriamente la situazione che va affrontata in ben altro modo dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti che altrimenti si troveranno a dover fare i conti con una entità militare e fanatico-religiosa assai più pericolosa della tradizionale Jihad islamica. Che poi questa esplosione di terrorismo islamico trovi addirittura in Italia nel M5S chi la esalta o vuole farsene mallevatore politico – conclude l’esponente Ncd – è il segno che tragicamente alla follia non c’è limite”.
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