Roma, 10 ago. (LaPresse) – “L’economia italiana è talmente intrappolata nella recessione da sollecitare atti coraggiosi di liberazione dai vincoli che la rattrappiscono. Tra questi il più emblematico rimane l’articolo 18 che inibisce la propensione ad assumere”. Lo dichiara, in una nota, il capogruppo di Ncd al Senato, Maurizio Sacconi. “E il basso livello di contenzioso è solo una conferma dell’incertezza giurisprudenziale che frena i datori di lavoro: ne chiedono il superamento le associazioni d’impresa e tutte le istituzioni sovranazionali”, aggiunge.

“Il fatto che già la maggioranza dei lavoratori italiani non vi sia soggetta ci dice che ne conosciamo l’impatto sulla continuità dei rapporti di lavoro”, sottolinea. “Ideologica non è la richiesta di superarlo, anche in via sperimentale, ma la sua ostinata difesa”, prosegue Sacconi. “E la riforma diventa ancor più accettabile nel contesto di quel rafforzamento delle tutele del mercato del lavoro che la legge delega dovrebbe garantire”, conclude il capogruppo di Ncd a palazzo Madama.

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