Roma, 8 lug. (LaPresse) – “Sottoporre la legge di riforma costituzionale a referendum popolare anche se approvata con i due terzi del Parlamento”. Lo chiedono i senatori Giovanni Mauro (Gal) e Paolo Naccarato (Ncd) in un subemendamento all’emendamento dei relatori 11.0.1000. Il testo, si legge in una nota, riproduce il contenuto di un articolo già approvato a larga maggioranza in due letture, da ultimo il 23. Ottobre scorso nel cosiddetto testo Quagliariello che istituiva il comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali.

“Stiamo modificando in profondità l’assetto istituzionale del nostro Paese – spiegano Naccarato e Mauro – e una riforma così profonda deve avere necessariamente il sigillo del popolo sovrano. Auspichiamo fortemente, e ci appelliamo direttamente al presidente Matteo Renzi, che il governo nelle prossime ore dia parere favorevole condividendo l’imprescindibile esigenza di far pronunciare i cittadini”.

“Qualora non accolto dalla commissione – concludono – riproporremo in aula una specifica norma transitoria sulla quale è in corso una raccolta di firme (iniziata la scorsa settimana su iniziativa del senatore Naccarato) alla quale hanno aderito Daniele Gaetano Borioli (Pd), Franco Conte (Ncd), Paola De Pin (Misto-Italia Lavori in Corso), Ulisse Di Giacomo (Ncd), Adele Gambaro (Misto-Italia Lavori in Corso), Pietro Liuzzi (Forza Italia) e Mario Mauro (Per l’Italia)”.

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