Bolzano, 5 lug. (LaPresse) – “L’Europa non può diventare la patria delle burocrazie e delle banche. Occorre la capacità di mettere insieme le città. Non serve avere una moneta comune se non si percepisce un destino comune”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Fiè allo Sciliar (Bolzano) con il Cancelliere austriaco Werner Faymann per il Convegno ‘Regioni in Europa. L’Europa delle Regioni’. Il nostro compito è “difendere l’Europa dall’assalto della tecnocrazia per farla sempre più casa della politica, casa dei valori, casa della democrazia e casa dei cittadini”. Renzi ha sottolineato un concetto già espresso nel discorso tenuto durante l’esposizione delle linee guida del semestre di presidenza italiano “Non serve avere una moneta comune. L’Europa ha un futuro solo se coinvolge i cittadini”.
ROTTAMATI.”Se vogliamo costruire il futuro, dobbiamo ricordare il passato – ha aggiunto Renzi -. Ho sempre pensato che la parola ‘rottamazione’ non fosse cancellare il passato, poi qui la questione è legata a qualche politico romano ma non è da affrontare di fronte all’Austria”.
SUCCESSI. “Dobbiamo smettere – ha ammonito il premier – di guardare a chi ha risultati diversi dai nostri, su economia e su disoccupazione, come causa dei nostri problemi. Iniziamo a copiare piuttosto”.
IDENTITA’. “Solo chi ha una forte identità ha la capacità di integrare se stesso e gli altri” ha sostenuto Renzi. La parola “Identità non è una parolaccia, non è il contrario dell’integrazione”. Facendo riferimento a se stesso, Matteo Renzi ha spiegato: “Sono cittadino del mondo, cittadino fiorentino” ma “il mio essere appartenente alla mia terra, il fatto che io affermi la mia identità di cui sono geloso, non è in contraddizione con il mio essere cittadino del mondo”. Così “questa parte di Europa è un modello per tutta l’Unione in quanto tiene insieme identità e integrazione”.
BELLEZZA, VOCAZIONE EUROPEA. Bisogna essere “portatori di bellezza in un’Europa che non può perdere l’anima e tradire così la sua vocazione”
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