Strasburgo (Francia), 2 lug. (LaPresse) – “Se l’Europa facesse un selfie che immagine emergerebbe? Emergerebbe, e lo dico con grande preoccupazione, l’immagine della stanchezza e della rassegnazione. Della noia. Eppure è incomprensibile, il mondo corre veloce e il futuro ha bisogno di noi”. E’ un passaggio del discorso pronunciato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi davanti ai deputati europei in seduta plenaria a Strasburgo. “Presidente Schulz, deputati – ha continuato – di cuore buon lavoro e in bocca al lupo dal popolo italiano e dalle istituzioni italiane perché avete una grande responsabilità: riportare fiducia e speranza nelle istituzioni europee”.
“Non sottovaluto le questioni economiche e finanziarie – ha proseguito – ma la vera grande sfida che attende il nostro continente è ritrovare l’anima dell’Europa. Perché se si tratta di unire le nostre burocrazie a noi italiani manca la nostra”. “C’è la stabilità – ha spiegato – ma c’è anche la crescita. E non lo chiede l’Italia ma è l’Europa che ne ha bisogno, non un singolo Paese”.
“L’Italia – ha aggiunto – non viene qui a chiedere all’Europa i cambiamenti che non è in grado di fare. L’Italia viene qui per dire che sta facendo le riforme” con “il coraggio e l’orgoglio di chi viene qui a dare non a chiedere”.
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