Roma, 28 giu. (LaPresse) – “La partita si sposta dall’Europa all’Italia. Abbiamo fatto capire che siamo un Paese forte, che non va con il cappello in mano ma si fa rispettare. Adesso però la palla è tutta nel nostro campo. Tocca a noi in Italia fare le riforme se vogliamo la flessibilità dall’Europa”. Lo avrebbe detto il premier Matteo Renzi ai suoi all’indomani del vertice di Bruxelles, spiegando che per questo “abbiamo modulato sui 1.000 giorni l’impegno: perché questo è l’orizzonte di cui necessitiamo” per le riforme per le quali questa “è la settimana chiave”. Sono infatti previsti incontri con Forza Italia, Movimento 5 Stelle e i parlamentari del Pd.
Il premier oggi ha lavorato sul suo discorso del 2 luglio e, stando a quanto si apprende, avrebbe rivelato ai suoi che non intende farsi trascinare nelle polemiche, anche quelle interne. “L’obiettivo – ha spiegato – rimane spendere bene l’autorevolezza internazionale e europea conquistata con il 41% e con le prime misure del Governo”.
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