Roma, 27 giu. (LaPresse) – “Le conclusioni del Consiglio europeo sono deludenti: la nomina di Juncker va nella direzione del rispetto della volontà popolare, ma le politiche messe in campo sono purtroppo in continuità con gli anni recenti”. Lo dichiara, in una nota, il responsabile nazionale Esteri di Sel, Arturo Scotto. “L’austerità – aggiunge Scotto – non è stata battuta e la Merkel continua a dettare l’agenda”.
“La frase ‘il buon uso della flessibilità nel patto di stabilità’, inserita nel documento finale del vertice europeo, appare soltanto una cura omeopatica e non una politica orientata alla crescita”, chiosa Scotto. “In questo senso, nessun passo in avanti nemmeno per l’Italia: il semestre di Renzi appare nei fatti in salita”, conclude l’esponente di Sel.
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