Roma, 17 giu. (LaPresse) – Sono poco più di una ventina gli emendamenti che i relatori alle Riforme Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli depositeranno nei prossimi giorni. Uno di questi, secondo quanto si apprende, riguarda la composizione del Senato per l’elezione del presidente della Repubblica: sei delegati per ogni Regione integreranno l’assemblea di palazzo Madama, sensibilmente ridotta nel numero rispetto alla Camera (la riduzione del numero dei deputati non è prevista nelle bozze su cui stanno lavorando Finocchiaro e Calderoli).

Altre proposte di modifica dei relatori, si apprende inoltre, incrementeranno le funzioni di controllo e ispettive dell’assemblea di palazzo Madama, prevedendo l’istituzione di commissioni d’inchiesta e il potere di verifica sull’attuazione delle leggi e di controllo sulle politiche pubbliche e della Pubblica amministrazione. Il Senato, prevede poi un altro emendamento che accoglie la richiesta mossa da diversi gruppi, continuerà a chiamarsi ‘Senato della Repubblica’ e non, come previsto nel testo dei relatori ‘Camera delle Autonomie’.

“Sulle funzioni e sul Titolo V – ha aggiunto Pizzetti – abbiamo fatto passi avanti significativi. È stato fatto un buon lavoro. Sulla composizione, fermandoci all’elezione indiretta, vediamo. È una sintesi che si deve ricercvare e trovare. Stiamo ricercando il consenso più ampio sia all’interno del Parlamento sia con le rappresentanze di Regioni e Comuni”.

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