Gambellara (Vicenza), 16 giu. (LaPresse) – “Serve una giustizia dove finché non sei condannato non vai in carcere, ma quando sei condannato ci vai sul serio”. Così Matteo Renzi, nel suo intervento all’assemblea degli industriali di Vicenza e Verona a Gambellara.

Il premier ha toccato anche l’argomento dello scandalo Mose. “La semplicità è la prima regola per evitare i giochini sulle tangenti. Non è possibile avere ogni volta una nuova autorità per fare i controlli, per poi scoprire che a volte rubano anche le guardie”.

“Non prendiamoci in giro, parliamoci chiaro, le tangenti in questo Paese hanno riguardato politici e politica, ed io per primo ho detto fuori chi ha sbagliato” ha proseguito Renzi. Le tangenti nascono “da un sistema complicato ed arzigogolato, che è stato portato avanti per anni” ha proseguito.

“Il Mose sarà tecnicamente all’avanguardia, e aiuterà Venezia, ma chi ha sbagliato è giusto che paghi”, ha proseguito Renzi. “In Italia per tanto tempo si è pensato che le infrastrutture essendo di tutti non fossero di nessuno, e chi si aggiudicava un’opera fosse autorizzato a fare dei rialzi per sistemare gli amici degli amici” ha aggiunto Renzi. “Il decreto sblocca Italia d fine luglio – ha concluso il premier – introdurrà certezze per fare le infrastrutture in Italia”.

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