Roma, 15 giu. (LaPresse) – “L’organicità della riforma” della Pubblica amministrazione “è evidente” perché “l’intero impianto inverte una tendenza e favorisce l’ingresso di nuove generazioni”. Così, intervistata da La Repubblica, la ministra Marianna Madia difende la riforma appena avviata. I problemi, però, restano e riguardano la “lentezza” della P.a, dovuta al “poco digitale”, la “complicazione per le troppe regole” e “l’opacità perché manca la cultura della rete, della trasparenza dei procedimenti e dei dati”. “La politica – dice la ministra – dovrà assumersi le sue responsabilità fissando gli obiettivi che vuole raggiungere: fino ad ora non lo ha mai fatto, ma le cose dovranno cambiare”.
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