Roma, 22 mag. (LaPresse) – “La Reggia di Caserta è per il 20 per cento museo e per l’80 occupato da altre istituzioni. Noi prevediamo la nomina di un commissario per affrontare questa situazione”. Così il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.

Il decreto Cultura, ha spiegato poi il ministro, appena approvato dal Consiglio dei ministri, “rivoluziona il settore e il rapporto tra pubblico e privato” prevedendo “il credito d’imposta del 65%” per i privati che fanno donazioni in favore del patrimonio pubblico artistico e culturale italiano. “La prima rivoluzione nel rapporto tra pubblico e privato in Italia è l’introduzione dell’art bonus, il riferimento è all’ecobonus: oggi abbiamo un sistema di incentivi fiscali per le donazioni quasi nullo, ebbene adesso ci mettiamo a fianco della Francia con un sistema di incentivi fiscali a favore del mecenatismo”. “Parliamo di un privato – ha sottolineato – che vuole donare al pubblico per la ristrutturazione di un museo, un quadro. E’ un passo avanti gigantesco, senza tabù tardo ideologici. E’ una rivoluzione – ha concluso – e consentirà anche di scoprire se quello della fiscalità era un alibi”.

Il decreto Cultura, ha specificato ancora Franceschini, prevede un “credito d’imposta del 30% per la digitalizzazione delle aziende turistiche” e “per gli interventi di ristrutturazione del patrimonio alberghiero”.

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