Torino, 19 mag. (LaPresse) – Ha intonato il ritornello di ‘Bella ciao’ sul palco col pugno alzato, mentre tra la platea sventolavano le bandiere rosse della sua lista e quelle No Tav. Così ha terminato il suo comizio Alexis Tsipras a Torino, di fronte a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche.
Di fronte a un migliaio di persone accalcate nella trentina di metri che separavano il palco dalla scalinata dell’ingresso dell’università, ha parlato per poco più di una decina di minuti. Ha scelto di esprimersi in greco, accompagnato dall’interprete. Niente inglese. Solo alla fine, ha scandito, in un italiano apparso piuttosto sicuro, “questo maggio votiamo per la nostra vita, votiamo per cambiare l’Europa, per l’altra Europa”, raccogliendo una ovazione dal pubblico.
“DA GRECIA MESSAGGIO DI SPERANZA”. “Il messaggio di speranza arriva dall’Attica – ha detto Tsipras – dove la nostra candidata è la prima e da Atene, dove il candidato è pari al sindaco uscente e si può vincere. Questo è un messaggio di cambiamento per tutta l’Europa”. “Riuscirete ad avere rappresentanza la prossima domenica – ha aggiunto rivolto ai candidati – Syriza sarà il primo partito in Grecia e L’altra Europa rappresenterà gli italiani al parlamento europeo. Voi supererete tutti gli ostacoli che pongono i media contro di voi e saranno e saremo ancora più felici per il vostro risultato”.
“MAI PIU’ FASCISMO IN EUROPA”. “Dobbiamo voltare le spalle al fenomeno tremendo del rafforzamento del populismo di destra – ha detto ancora Tsipras – e il neopopulismo in Europa che ci fa rabbrividire. Diamo una risposta chiara. Mai più fascismo nel continente europeo”. “Perché sia forte nel parlamento L’Altra Europa – ha aggiunto – dobbiamo lavorare in ogni città e in ogni condominio”.
SUL PALCO I CANDIDATI DI L’ALTRA EUROPA. Sul contenuto palco – non più di tre o quattro metri di larghezza – Tsipras era schiacciato tra una ventina di persone. Non hanno voluto rinunciare infatti a intervenire dal microfono diversi candidati della sua lista per la circoscrizione Nord Ovest. Tra gli altri Nicoletta Dosio, leader storica della lotta No Tav, e Pino Viola della Fiom. Risultato: l’ora a disposizione del leader greco – arrivato da Milano e subito in partenza per Bologna – è stata erosa fino a restare a sua disposizione solo una manciata di minuti.
Terminato il discorso, è finito in mezzo alla calca – mentre i responsabili del suo staff lo trascinavano a fatica verso l’auto – scattando selfie con i sostenitori, distribuendo abbracci, autografi e persino qualche bacio.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata