Roma, 11 mag. (LaPresse) – “Sono assolutamente d’accordo con Amartya Sen quando dice che sarebbe un tragico errore uscire dall’Euro.

La predicazione populista che indica nell’euro il nemico, lo spauracchio, la ragione della nostra condizione di crisi e’ una predicazione che serve semplicemente a suggestionare e ad impedire di vedere il problema vero: alcuni in Italia, molto pochi,che hanno troppi euro . Ed atri, che sono troppi, che hanno pochi euro in tasca”. Così Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà che sostiene la L’Altra Europa con Tsipras, in collegamento con Skytg24 da Bergamo, ha commentato le parole del premio Nobel dell’economia sull’euro.

“Il problema – prosegue il leader di Sel – è la diseguaglianza, la redistribuzione del carico, dei pesi in maniera diseguale, sulle spalle ad esempio dei giovani precari, dei pensionati o del ceto medio. Il punto vero è portare in Europa l’eguaglianza anche sotto forma di diritti sociali, di welfare.

Noi abbiamo immaginato il bello di questo Continente fosse nel fatto che, accanto all’eredità della rivoluzione francese, cioè il primato della libertà individuale ci fosse la storia dei diritti sociali, il diritto all’istruzione, il diritto alla previdenza, il diritto alla cura fossero garantiti dalla dimensione pubblica. Tutto questo faceva dell’Europa un posto speciale”.

“Le classi dirigenti – ha concluso – hanno pensato invece di affrontare la crisi economica falcidiando il welfare, tagliando le reti di protezione sociale, scaricando sui ceti medio popolari il costo degli interventi fatti per coprire il debito pubblico , produce uno strappo democratico, un vulnus. Ecco perchè populisti di ogni genere, predicatori di odio, di nazionalismo, di razzismo tornano ad occupare la scena. E l’Europa con questi, rischia davvero di suicidarsi”.

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