Roma, 11 mag. (LaPresse) – “In teoria” l’ansia da spread è finita “ma di qui alla fine dell’anno è possibile che lo spread torni a salire, anche se non a quei livelli”. A dirlo in un’intervista a La Stampa è il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan secondo il quale “in Italia c’è un problema di malcostume nella gestione della cosa pubblica. Ma la cronaca ci dimostra che lo Stato reagisce in modo efficace”. Poi, sul futuro del bonus da 80 euro, spiega: “La manovra serve a ridurre il costo del lavoro, sul lato delle imprese con la riduzione dell’Irap e sul lato dei lavoratori attraverso il credito Irpef. Sappiamo che c’è un problema di diseguaglianze, soprattutto in una fase di uscita da un periodo di crisi profonda. In autunno, con la legge di Stabilità, vedremo se c’è spazio per aumentare il reddito di altre categorie di cittadini”. E sul rapporto con i sindacati: “La discussione con le parti sociali è una componente essenziale della democrazia. Altra cosa è avere la capacità di fare accordi e concretizzarli il più rapidamente possibile. In passato la concertazione ha prodotto risultati inefficienti, o perché non si sono trovati accordi sulle regole, o perché l’esito di quegli accordi ha prodotto vantaggi a favore di alcuni piuttosto che di tutti”.
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