Roma, 11 mag. (LaPresse) – Secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha chiesto oggi a Raffaele Cantone di seguire, in qualità di presidente dell’autorità anticorruzione, i lavori dell’Expo di Milano.
Oggi dalla Fincantieri di Monfalcone (Gorizia) , il premier aveva esortato: “La comunità economica internazionale richiede nuove sfide. Vorrei dirvi, come premier, che l’Italia è molto più grande delle nostre paure, che l’Italia è molto più bella delle nostre preoccupazioni, che l’Italia è molto più capace delle nostre minacce. Viviamo oggi un racconto costante di noi stessi, che non è il racconto che fanno fuori di qui”.
Anche la presidente della Camera Laura Boldrini oggi ha preso la parola sullo scandalo Expo. “È importante – ha detto – che la magistratura faccia il proprio lavoro, perché non devono esserci ombre ed è giusto che la politica faccia un passo indietro, nello stesso interesse di Expo”. Nel corso dell’incontro a Montecitorio, dedicato al ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e di tutte le vittime di mafia, Boldrini ha sottolineato: “C’è chi dice conduzione sia endemica, ma non è cosi. C’è corruzione ma c’e anche una magistratura che va fino in fondo. Non siamo di fronte a una nuova Tangentopoli“. “Oggi sì c’è corruzione – ha proseguito – ma c’è anche politica e politica. La raccomandazione è di non fare di tutta erba un fascio: tanti politici stanno mettendo tutte le loro energie per cambiare. C’è chi fa un utilizzo strumentale e malato della politica ma si può cambiare, si deve cambiare e stiamo lavorando per cambiare”.
GRASSO: CORRUZIONE NON E’ STATA DISTRUTTA – “La corruzione dopo Tangentopoli non è stata distrutta, c’è sempre stata: ha cambiato modi, forme e attività”, ha dichiarato il presidente del Senato Pietro Grasso. “Proprio perché sono convinto che la lotta alla corruzione sia uno dei punti principali, prioritario di qualsiasi politica – ha aggiunto – ho presentato un disegno di legge che spero che si possa spingere avanti”. Il disegno di legge presentato da Grasso “nell’unico mio giorno da senatore semplice” interviene nella lotta alla corruzione anche attraverso l’introduzione del falso in bilancio e del reato di riciclaggio e auto-riciclaggio e la sua introduzione è stata auspicata, nel corso dell’incontro anche dal fondatore dell’associazione Libera, Don Luigi Ciotti.

