Roma, 30 apr. (LaPresse) – Niente decreto legge, ma linee guida per la riforma della Pubblica amministrazione, che oggi approderà al Consiglio dei ministri, in programma alle 16 a palazzo Chigi. Il premier Matteo Renzi, intervenendo ieri a ‘Porta a Porta’, ha spiegato che saranno presentati i provvedimenti con norme che “faranno discutere”. Una riforma, quella degli statali, che negli intenti del Governo mira a ottimizzare la funzionalità della macchina pubblica, coinvolgendo sia i dirigenti che i dipendenti. Su questi ultimi, Renzi è stato chiaro: nessun licenziamento “perchè il governo deve tagliare” e la cifra degli 85mila esuberi fatta dal commissario straordinario per la spending review, Carlo Cottarelli, “è teorica”. “I dipendenti pubblici – ha sottolineato il premier – non devono lavorare di meno ma di più, però meglio”. Sul fronte dei dirigenti è caccia ai “furbi” che, spiega, “vanno beccati”. Dirigenti che dovrebbero essere interessati comunque da una riduzione visto che lo stesso Renzi ha riconosciuto che sono “tanti”. Tra le novità annunciate anche un ‘pin’ unico per i cittadini così, spiega Renzi, “non ci saranno più code per pagare la bolletta”.

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