Roma, 28 apr. (LaPresse) – “Fare il senatore non può essere un dopolavoro, ciascuno deve fare un solo mestiere. Il modello deve essere ‘un culo, una poltrona’, invece qui ognuno dovrebbe fare tre incarichi contemporaneamente, quindi diventerebbe ‘un culo, un divano’. Mi sembra che se uno debba fare bene il sindaco o il governatore non possa certo fare anche il senatore”. Lo ha detto il senatore della Lega Roberto Calderoli a ‘La telefonata di Belpietro’.
“Sabato – ha aggiunto – ho fatto una lunga chiacchierata col premier Renzi e uno spazio di dialogo lo abbiamo trovato. Non c’è solo il problema della eleggibilità dei senatori, che definirei anche un aspetto marginale. Il problema è più generale: non possiamo non toccare i 630 deputati, credo che il numero dei deputati debba essere fortemente ridotto perché anche quello rappresenta un forte costo della politica. Il numero massimo prevedibile per i deputati – ha precisato – è 400. Con Renzi abbiamo parlato soprattutto di Senato perché di ridurre il numero dei deputati dovremo parlare in Parlamento, c’è un’ampia convergenza su questo”.
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