Roma, 27 apr. (LaPresse) – “E’ stata una frase sbagliata e inaccetabile, così com’era inaccettabile quella di Grillo sulla Shoa di qualche giorno fa”. Così il premier Matteo Renzi a ‘In mezzora’ su Rai3 a proposito delle frasi di Berlusconi contro la Germania. “Berlusconi e Grillo – ha aggiunto – su questo aspetto sono due facce della stessa medaglia. Sono in campagna elettorale, che non è la mia preoccupazione. La mia preoccupazione è il lavoro. Tra qualche giorno Berlusconi dirà che è stato frainteso”. “Le domande su Berlusconi le fanno solo i giornalisti”, ha detto Renzi rispondendo alla domanda su se qualche politico estero gli avesse chiesto commenti su Berlusconi dopo l’attacco alla Germania. “Non sottovalutiamo Berlusconi – ha continuato Renzi – in campagna elettorale, tutte le volte ci sono risolini su di lui, ma va a cercare un elettorale abbastanza simile a quello di Grillo”.

MODIFICA DEL SENATO ANCHE DOPO 25 MAGGIO. “Berlusconi è andato da Vespa e ha messo un paletto negativo sulle riforme, poi l’ha recuperato perché ha detto: ‘quelle sono le nostre riforme’. Io credo sia giusto ascoltare tutti quelli che hanno da dire la loro”. “Continuo a dire il 25 maggio – ha spiegato Renzi – perché voglio far sentire ai parlamentari l’urgenza della decisione, perché la gente a casa non ne può più. Una parte delle forze politiche, Berlusconi compreso, dicono che se questa riforma sarà fatta entro il 25 maggio, Renzi godrà dei vantaggi elettorali. Se vogliono prendersi una settimana in più che se la prendano, l’importante è che il Senato nuovo nasca”. Sulla riforma del Senato il premier ha puntualizzato che ci sono le condizioni per l’approvazione entro il 25 maggio, “ma non mi impicco sulla data”.

“RIFORME DI SINISTRA”. Il presidente del Consiglio ha difeso il proprio operato. “In questi 64 giorni” – ha detto – non è cambiato il Paese, ma la sensazione di speranza ha ricominciato a diffondersi”. “Mi accusano di non essere di sinistra e di portare riforme autoritarie”, ha affermato Renzi, ma “io che non sono di sinistra ho messo un tetto agli stipendi dei manager, regola di Olivetti, ho messo in vendita le auto blu, per fare lotta ai privilegi”. E se l’apertura della discussione sul premierato ora “significa farsi del male”, l’Italicum “per la prima volta ha alcune cose che sono delle richieste storicamente di sinistra”. Il premier si è dimostrato fiducioso sul risultato elettorale del Partito democratico, “penso che il Pd sarà il primo partito”, ha detto, “ma non sono ossessionato da questo, come Grillo”.

“Abbiamo fatto fondi salva Stati, salva banca, ma al fondo salva famiglie non ci ha pensato nessuno”. “La colpa – ha aggiunto – è dell’Europa? No, dei politici, che non l’hanno fatto. Su questo si giocano le Europee”. “Il rigore dei conti pubblici italiani non ha paragone. Sono sicuro che a fine anno avremo una sorpresa in positivo”, ha poi detto il presidente del Consiglio, specificando che il merito è anche del lavoro di Padoan.

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