Roma, 17 mar. (LaPresse) – “Nella riunione con gli altri ministri ho messo in chiaro che abbiamo portato la spending review a Palazzo Chigi perché quelli indicati non saranno obiettivi facoltativi. Se il premier ha messo in gioco se stesso, la regola deve valere per tutti”, quindi chi non avrà raggiunto la “performance” andrà “a casa”. Così, intervistato da Repubblica, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, parlando della spending review e dei tagli previsti dal governo. “Chi non funziona – dice parlando dei ministri – va via”, anche perché “per il premier fallire questa strategia è impossibile”, visto che a questa è legato il taglio delle tasse.
Delrio spiega anche il senso dell’incontro di oggi a Berlino tra il premier Renzi e Angela Merkel, sottolineando che non si tratta di “baciare la pantofola” alla Germania, (da cui, puntualizza, non riceviamo “direttive”), ma di dire alla cancelliera “che abbiamo i conti in ordine, che stiamo risolvendo la questione dei debiti della pubblica amministrazione, che stiamo le riforme”. L’obiettivo del vertice, spiega, è “convincere i nostri amici” tedeschi “che le regole che ci siamo dati devono rafforzare un destino comune europeo, non andare contro la vita reale delle persone. Bisogna riflettere insieme sul significato del rapporto Deficit/Pil, sapendo che l’Italia resterà comunque al di sotto del 3 per cento e che a gennaio ha avuto il più importante avanzo primario dell’Ue, al netto degli interessi sul debito”.
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